CORNICE TEORICA
UN VIAGGIO ALLA RICERCA
Ariele Psicoterapia fonda i propri presupposti teorici sulla Psicosocioanalisi (PSOA).
La Psicosocioanalisi è un modello teorico-operativo che, a partire dalla teoria psicoanalitica, amplia gli ambiti di intervento della clinica e della ricerca.
La Psicosocioanalisi italiana è il frutto di un processo di ricerca iniziato negli anni ‘70 da Luigi Pagliarani: una continua riflessione sulla teoria e la prassi dell’operare clinico nel campo dei diversi ambiti psichici dell’umano.
Questo viaggio è tuttora vivo e animato da incontri non casuali tra autori e teorie, le cui ibridazioni – intese come ricerca dei punti matrimoniali delle teorie – hanno permesso di costruire un modello psicoanalitico che opera con la vita psichica di individui, gruppi, istituzioni e comunità sociali (polis).
Questo viaggio inoltre è strettamente connesso con il contesto culturale che è andato costruendosi intorno ai contributi dell’epistemologia della complessità, contributi che costringono a ricontestualizzare in termini di sistemi complessi sia la vita del soggetto, sia tutti gli ambiti del lavoro clinico.
Luigi Pagliarani, psicoterapeuta di formazione psicoanalitica, intorno al 1970, insieme a Franco Fornari prima, e poi con un gruppo di altri terapeuti e formatori, si interroga su come applicare gli strumenti di indagine e di intervento della psicoanalisi, non solo al singolo individuo, ma anche ai gruppi, alle istituzioni e alla polis, intesa come “luogo sociale dei molti, dove ha cittadinanza la Politica dei soggetti e la Democrazia delle relazioni”.
Sulla base di questa riflessione avviene l’incontro con il pensiero di Wilfred R. Bion, con la socioanalisi inglese del Tavistock Institute, in particolare con il contributo di Elliott Jaques e di Isabel Menzies. Da questo dialogo tra psicoanalisi e socioanalisi inglese nasce il primo paradigma della psico-socio-analisi.
La psicosocioanalisi si occupa psicoanaliticamente delle problematiche profonde dell’individuo (campo del Genitus), delle dinamiche di coppia e di gruppo (Globus), delle dinamiche che si manifestano individualmente nel campo del lavoro (Faber) e di quelle dell’agire gruppale nelle istituzioni e nella polis (Officina).
La connessione tra questi vertici di osservazione trova una rappresentazione grafica nella “Finestra Psicosocioanalitica” (Genitus, Globus, Faber, Officina) ed ha nel concetto di “Puer” la sua episteme: quella tensione progettuale, quella germinabilità che può portare ciascuno (sia esso individuo, gruppo o istituzione) a far coincidere destino e vocazione. Vengono così rivisitati con una lente progettuale i fondamenti della psicoanalisi.
La necessità di connettere, e nello stesso tempo tenere distinti i quadranti della finestra psicosocioanalitica, viene confermata e arricchita dall’incontro con il pensiero psicoanalitico argentino, soprattutto con riferimento alla sistematizzazione che costruisce José Bleger, nell’introduzione alla Psicologia Istituzionale con la rappresentazione dei diversi livelli di sistema in cui l’individuo è incluso (individuo, gruppo, istituzione, comunità).
Il pensiero degli argentini, in particolare di E. Pichon Rivière, di J. Bleger e della loro scuola, che Armando Bauleo ha contribuito a diffondere in Italia, arricchisce lo sguardo psicoanalitico gruppale dell’approccio psicosocioanalitico con ulteriori apporti sia in campo teorico che di teoria della tecnica, quali la teoria del vincolo, il concetto di E.C.R.O., la concezione operativa, assieme all’idea delle istituzioni non solo come depositarie delle ansie e difese degli individui che le abitano (E. Jaques), ma anche come deposito delle loro parti psicotiche (J. Bleger).
La concezione operativa del modello argentino assunta dagli psicosocioanalisti permette di ampliare lo sguardo della teoria e della prassi attraverso i concetti di compito, di processo gruppale, di malattia come stereotipia e blocco dell’apprendimento.
La Psicosocioanalisi considera cruciale una competenza clinica psicoanalitica di lettura dei contenuti latenti per qualunque quadrante della Finestra Psicosocioanalitica e per ciascun compito esplicito ad esso ascrivibile.
Oltre al lavoro con gli individui e i gruppi, lo studio sull’Istituzione in quanto soggetto vivente inserito in un ecosistema, è divenuto, negli anni, uno dei campi di ricerca più avanzati della Psicosocioanalisi. Sono stati infatti elaborati modelli di lettura ed intervento dedicati all’istituzione, a partire dalle teorizzazioni sulle “emozioni istituzionali” e sull’analisi del “controtransfert istituzionale”.
Coerentemente con la propria storia Ariele Psicoterapia prosegue il suo impegno nella pratica e nella ricerca Psicosocioanalitica.
Quando interveniamo nei gruppi e nelle istituzioni come sistemi di individui, gruppi, ruoli e funzioni, avere consapevolezza delle complessità in cui ci troviamo ad operare e non compiere delle semplificazioni o delle riduzioni dei problemi è una questione di etica, elemento imprescindibile nella teoria e nella prassi della Psicosocioanalisi.